Il Presidente del Consiglio Renzi ha preannunciato per la prossima settimana un decreto legge ed un disegno di legge delega di “riforma della scuola”. Lo ha fatto ad un convegno del PD convocato per l’occasione, un evento mediatico, senza alcuna possibilità di confronto e durante la quale esponenti dei sindacati di base sono stati fermati dalle forze dell’ordine senza alcun motivo.

La forma è anche sostanza, come lo sono le parole contenute nel testo governativo della “buona scuola” che assume il principio del rigore e dei tagli al bilancio dell’istruzione pubblica, propagandando l’idea che per far andare avanti le scuole si debba ricorrere in buona sostanza prevalentemente ai finanziamenti dei privati.
Noi riteniamo che tutto ciò sia in contraddizione con quanto stabilito dal dettato costituzionale e che non sia lecito che una “ riforma” venga promulgata dall’alto per decreto governativo, oltretutto in presenza di una legge di iniziativa popolare, il cui testo (sul quale sono state raccolte migliaia di firme anche nella nostra provincia) giace “dimenticato” in Parlamento, nonostante le richieste e le iniziative di molti insegnanti, genitori , studenti e cittadini che hanno a cuore la vera buona scuola, quella costruita su basi di democrazia, su risorse e principi certi e condivisi.

Esprimiamo il nostro netto dissenso rispetto a questo modo di fare politica, sulla testa delle persone, una politica devastante, in perfetta continuità con i governi precedenti e che può essere fermata solo da una mobilitazione vasta ed unitaria dei protagonisti del mondo della scuola, superando dal basso le divisioni ed il senso di rassegnazione alimentato ad arte dalla propaganda di regime



Claudia Rancati
Dipartimento scuola
Partito della Rifondazione Comunista Vicenza.

Manifesto del Partito Comunista

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