Rifondazione comunista per 
Un Altro Veneto



In questi lunghi anni di crisi che hanno visto la perdita di milioni di posti di lavoro, aumentare la precarietà e ridursi il potere di acquisto di salari e pensioni con  i vari governi che si sono succeduti, da Berlusconi, a Monti e Letta fino all’attuale governo Renzi, la politica di attacco ai diritti dei lavoratori/lavoratrici di smantellamento dello stato sociale, non ha subito alcuna variazione.
I governi di centrodestra, del Pdl e della Lega,  e quelli a guida del Partito Democratico si sono mossi nella sostanza nella stessa direzione al di là delle chiacchere e della finta contrapposizione nel teatrino della politica. Hanno proceduto sulla stessa strada dello smantellamento dei diritti dei lavoratori, facendo a gara nell’introdurre leggi che hanno aumentato a dismisura la precarietà, dalla legge 30 di Sacconi al Job Acts di Renzi , hanno privatizzato i servizi pubblici, tagliato lo stato sociale, dalla Scuola alla Sanità.
In questi anni mentre si imponevano le politiche del rigore e dell’austerità i ricchi sono diventati  sempre più ricchi mentre la grande massa dei cittadini/e , i lavoratori si sono impoveriti.  Chi lavora è costretto lavorare  sempre  di più, chi non lavora è costretto in una condizione di miseria e alla lotta quotidiana per sopravvivere.
Un disastro che è figlio dei trattati e delle politiche economiche imposte dall’Unione Europea e dalla BCE , dei trattati di Maastricht e di Lisbona, dell’obbligo del pareggio di bilancio votato  in costituzione con una maggioranza addirittura bulgara nel parlamento italiano. Trattati votati, da Pd, Lega, Forza Italia e partiti alleati, nel parlamento italiano ed Europeo, Salvini compreso.
Avversari formidabili nelle campagne elettorali sono nella realtà animati dalla stessa ideologia e cultura liberista, che considera un dogma di fede la centralità dell’impresa e del mercato e il lavoro una merce, così come condividono i piani affaristici delle grandi opere che ingrassano banche e costruttori amici.
In questi anni l’unica vera opposizione contro le politiche di austerità ed i trattati che la sostengono, l’hanno fatta le forze della vera sinistra, quella del GUE nel Parlamento di Strasburgo e la sinistra sociale e vertenziale nelle piazze di tutti i Paesi europei. E’ la stessa battaglia che con grande difficoltà ma con determinazione sta facendo il governo Greco per salvare il suo paese dalla mortale stretta della Troika. E’ la battaglia per costruire un’alternativa operaia e popolare al governo del grande capitale e della finanza, per impedire il massacro sociale.
Per queste ragioni, per dare continuità alla lotta contro le politiche di austerità, per costruire anche nel nostro Paese le forze necessarie per  una forte opposizione, vera, e di alternativa alle politiche del lavoro e sociali imposte dall’Europa e portate avanti dal governo Renzi con coerenza perfino servile, Rifondazione comunista ha scelto di sostenere la lista “Un Altro Veneto Ora Possiamo”, in continuità con l’esperienza dell’Altra Europa, che candida a Presidente del Veneto   Laura di Lucia Colletti.

Questa è per noi l’unica scelta coerente e possibile per chi si è sempre battuto in questi anni  a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, di chi è stato nelle lotte in difesa del territorio dalle grandi opere e dal malaffare e dalla corruzione che le accompagna, di chi è stato nelle campagne in difesa dell’acqua pubblica e contro le privatizzazioni, contro i tagli allo stato sociale.

Manifesto del Partito Comunista

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