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Visualizzazione dei post da marzo, 2009

Sabato 4 aprile tutti/e a Roma

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Nel corso degli ultimi anni il costo della vita è progressivamente aumentato. I salari no. A causa di una scellerata politica economica, i lavoratori sono diventati sempre più poveri e costretti a lavorare oltre le normali otto ore di lavoro. Oggi molti dipendenti (privati e pubblici) faticano a mantenere la propria famiglia, non riuscendo ad arrivare economicamente alla fine del mese. Aumentano i licenziamenti e la cassintegrazione per colpa della “crisi”, ma cosa e chi ha causato questa crisi? La politica dei bassi salari e dei sacrifici (dall’abolizione della scala mobile in poi), che è servita ad indebolire i lavoratori, è una delle cause della crisi, insieme alle politiche di taglio e privatizzazione dei servizi sociali ed all’aumento della speculazione finanziaria a scapito della economia reale (la produzione di beni e servizi). Oggi quasi la metà della ricchezza nazionale è detenuta dal 10% della popolazione mentre i lavoratori impoveriti non sono in grado di comprare le merci c

La lista anticapitalista: finalmente insieme!

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Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se. sabato 28 marzo 2009 Oggi abbiamo presentato il simbolo e dato vita a una lista di sinistra, anticapitalista che unisce quattro forze politiche (Prc, Pdci, Socialismo 2000, Consumatori uniti) in una comune proposta politica per l'Europa.Lo abbiamo fatto e continuereremo a farlo anche attraverso il contributo e le candidature di molti esponenti della sinistra, del mondo del lavoro e sindacale, del movimento femministra e ambientalista, del movimento lgbtq e pacifista. Questa lista, che lavora per un'uscita dalla crisi fondata sulla democrazia economia, sulla giustizia sociale e sulla solidarietà, rappresenterà un importante raggruppamento anticapitalista, comunista, socialista di sinistra, ambientalista in Italia e in Europa, e si ritrova intorno ai valori e ai simboli storici del movimento operaio italiano.Chi vota la nostra lista saprà da subito dove andranno a sedere i nostri eletti e rappresentanti: nel gruppo

COMUNICATO STAMPA

Secondo il Ministro Brunetta gli studenti dell’onda vanno trattati come guerriglieri All’indomani dello sciopero di scuola e università indetto dalla FLC-CGIL e della barbara aggressione subita dagli studenti romani da parte delle forze dell’ordine, il ministro della Funzione Pubblica Brunetta affiancato dalla Ministra Gelmini in conferenza stampa ha affermato che gli studenti dell’Onda “verranno trattati come guerriglieri”. Queste parole pronunciate da un Ministro della Repubblica denotano la deriva autoritaria e parafascista del governo Berlusconi. Non ci faremo intimorire da chi predica odio sollecitando la repressione violenta del dissenso democratico espresso pacificamente dal movimento degli studenti. Rifondazione Comunista denuncia con forza una simile degenerazione delle istituzione democratiche in Italia confermando il suo pieno sostegno a chi, come gli studenti e le studentesse in Onda, si rifiutano di accettare passivamente le regole imposte da un potere arrogante e autorita

Presenza del Circolo in città

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Sabato 14 marzo, nel pomeriggio dalle 15 alle 18 siamo stati presenti come circolo, in piazza Castello a Vicenza. Consideriamo importante la nostra presenza in città seppure non sottaciamo che la nostra città la parola Comunista non sempre da tutti sia sentita nel modo corretto e condiviso. Tuttavia crediamo che la comunicazione, il contatto con le persone, la discussione pubblica fatta anche per strada tra le persone e con la popolazione, sia il giusto mezzo di comunicazione democratica. La presenza del Circolo Gramsci, circolo di Rifondazione Comunista in Città ieri era rappresentato da un gruppo di militanti con il nostro gazebo. Sottolineamo come positiva questa esperienza che vorremo ripetere. Abbiamo distribuito volantini contro l'attacco al diritto di sciopero da parte del governo Berlusconi e di propaganda dello sciopero della scuola ed università previsto per mercoledì 18. Questo "spazio" del partito è a disposizione delle idee e proposte cheprovengono dai compa

Blitz ai campi sinti, no alle leggi razziali.

COMUNICATO STAMPA Ieri 05 marzo 2009, le forze dell’ordine hanno eseguito un blitz anche nei campi sinti di Vicenza e Costabissara, hanno tentato, senza mandato, di entrare anche nel villaggio privato di Montecchio Maggiore, per rilevare le generalità e schedare i residenti. Hanno fotografato tutti, compreso i bambini, con tanto di targa numerata e il nome di ognuno di loro. Facciamo presente che in base alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia non è possibile fotografare né prendere impronte ai minori. Non c’è nessuna normativa della repubblica italiana che sancisca la schedatura dei cittadini italiani. I sinti italiani sono stati schedati come criminali. Solo durante il periodo delle leggi razziali fasciste - dal 1939 al 1946 - si schedavano le minoranze italiane. Consideriamo e denunciamo, quest'atto gravissimo e illegale per non dire incostituzionale. Questo è un vero sopruso da parte dello Stato, e ci chiediamo dove andremo a finire se anche l’articolo 3 della Costituzi
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Il diritto di sciopero è un diritto fondamentale previsto dalla Costituzione, basata, non a caso sul lavoro. Lo sciopero è uno strumento che serve a tutelarsi da chi ha il potere: i padroni ed il governo stesso. I lavoratori non vi ricorrono allegramente come vuol far crede il governo: ci rimettono i già magri salari. Contro il diritto di sciopero sono intervenute varie leggi: non per regolamentarlo ma per renderlo inefficace ed inutile. A tal fine ha operato anche la cosiddetta Commissione di Garanzia. Confindustria e Governo hanno sempre voluto allontanare la possibilità di scioperare dal momento in cui nasceva il bisogno da licenziamenti, riorganizzazioni aziendali, privatizzazioni, cattivo andamento delle trattative aziendali. Ciò al fine di vanificarne l'efficacia e l'utilità e scoraggiare i lavoratori. I dati mettono in evidenza che gran parte degli scioperi sono indetti per crisi e ristrutturazioni aziendali, per il non rispetto di accordi stipulati, per contratti non ri

Manifesto del Partito Comunista

Karl Marx ci metterebbe la firma

Karl Marx ci metterebbe la firma