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Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

Manifestazione a Vicenza contro la "riforma" Gelmini

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Pubblichiamo il volantino del collettivo studenti che indice la manifestazione di venerdì 5 febbraio. Un appuntamento importante contro la politica dei tagli e per la difesa della scuola pubblica, oggi al centro di un attacco senza precedenti. Il Governo Berlusconi ha programmato il più grande licenziamento di massa (150mila lavoratori in meno in tre anni), ed il ritorno ad un modello di scuola pre-'68, con una netta divisione di classe tra chi è predestinato (già a 14 anni) ad un futuro da precario e da sfruttato e tra chi accederà all'università ed andrà a formare la "futura classe dirigente". E' necessario opporsi ad ogni forma di discriminazione sociale ed alle proposte razziste come quella di stabilire il tetto di 30% di stranieri per classe, lanciata dalla Gelmini, ma anche a Vicenza dalla giunta Variati, con l'idea del piano territoriale scolastico. Perciò appoggiamo la lotta degli studenti. Partecipiamo e facciamo partecipare!

Noi ricordiamo tutto!

In Germania i primi campi di concentramento comparvero non appena i nazionalsocialisti e Hitler presero il potere e, al fine di "rieducare i tedeschi antinazisti", vi furono internati migliaia di comunisti, socialdemocratici, sindacalisti e anarchici. Il lager di Dachau fu il primo campo di concentramento, aperto dal nazismo nel 1933 neanche 60 giorni dopo l'ascesa al potere di Hitler, destinato proprio a segregare circa 5.000 detenuti politici tedeschi antinazisti, quindi fu esteso enormemente durante la guerra. Nei giorni immediatamente precedenti la liberazione (fine aprile 1945) arrivò a "contenere" (compresi i circa 30 sottocampi) oltre 67.000 deportati: politici di diversi paesi compresi numerosi reduci della guerra di Spagna, ebrei, omosessuali, delinquenti comuni, testimoni di Geova e moltissimi prigionieri di guerra, soprattutto sovietici. In tutto passarono per questo lager circa 200.000 persone, tra le quali almeno 31.591 italiani di cui è nota

solidarietà alla popolazione di Haiti

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Se le alleanze prescindono dai programmi

di Gianluigi Pegolo da "Liberazione" del 6-01-2010 Il ritiro della candidatura di Emiliano in Puglia, le difficoltà che si registrano nel Lazio per il coinvolgimento dell'Udc, gli atteggiamenti di chiusura verso Rifondazione e la Federazione che hanno caratterizzato la prima fase del confronto politico in Lombardia mettono ormai in evidenza la natura dell'operazione politica che il Pd sta tentando nelle regionali e - ci pare - i suoi limiti. L'assunto da cui ci si muove è che sarà l'alleanza con l'Udc a fare la differenza nella competizione con il centro-destra, dando per scontato l'appoggio delle forze della sinistra. Questa linea caratterizza il nuovo corso del Pd. La sua forza sta nel far leva sulla logica del maggioritario, la sua debolezza nell'assoluta subalternità dei contenuti. L'effetto pratico di questa impostazione è che si enfatizza oltre ogni limite la centralità dell'Udc, che infatti appare come il vero arbitro della situazio

Manifesto del Partito Comunista

Karl Marx ci metterebbe la firma

Karl Marx ci metterebbe la firma