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Visualizzazione dei post da dicembre, 2008

Un buon auspicio...

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DOPO LO SCIOPERO GENERALE DEL 12 DICEMBRE

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Naturalmente e come era prevedibile, la reazione delle forze reazionarie al governo del paese è stata la pura e semplice negazione dell’evidenza. Secondo i portavoce di Berlusconi, nelle piazze non ci sarebbe stato nessuno, la CGIL si dimostrerebbe una organizzazione irresponsabile e residuale, nessun cenno né alle realtà del sindacalismo di base (cobas, sdl,cub), nè al movimento della scuola. Sappiamo che la realtà dei giornali e delle tv, è ben diversa dalla realtà che vediamo con i nostri occhi e che possiamo toccare con mano. Noi a Mestre abbiamo visto migliaia di lavoratori e di studenti, abbiamo visto le decine e decine di pullman provenire dalle diverse città del Veneto, gli altri che sono venuti in treno o con mezzi propri, (dalla sola Vicenza sono partite più di duemila persone). Sappiamo, inoltre, che nella nostra provincia le percentuali di adesione dalle fabbriche vanno dal 40% dell'industria tessile, al 70% di quella chimica, fino al 90% del metalmeccanico, un po’ infe
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Vicenza, base militare contro la povera Africa

Due dei comandi militari subordinati dell'appena costituito Comando Africa (AfriCom) - la cui «area di responsabilità» comprende quasi l'intero continente, salvo l'Egitto - saranno dislocati in Italia, uno a Napoli e l'altro a Vicenza . Lo hanno annunciato, in una conferenza stampa congiunta, il ministro degli esteri Franco Frattini e l'ambasciatore Usa in Italia Ronald Spogli. L'ambasciatore ha dichiarato che i due comandi saranno costituiti «esclusivamente da personale assegnato ai quartieri generali e che tale personale continuerà a svolgere la propria missione in ambito Nato, aiutando nel contempo AfriCom a portare avanti l'impegno degli Stati uniti a favore della pace e della sicurezza delle popolazioni africane». Scopo principale di AfriCom è quello dell'«assistenza umanitaria, del controllo dell'immigrazione e della lotta al terrorismo». Frattini ha ripetuto la lezione, parlando di «strutture di comando che operano nel quadro Nato» e garanten

Sei dicembre 2007, quando la classe operaia andò all'inferno

L'epica racconta le gesta degli eroi. Le vicende narrate dalla mitologia sono verosimili, perchè narrano fatti che sono gloriosamente passati alla storia, con sfumature fantastiche: innalzano la verità ad un livello pressochè sovraumano. Pressochè divino. I miti resistono al tempo: sono le rocce resistenti della nostra cultura. La letteratura spesso ci presenta gli eroi come vittime sacrificali della propria patria; muoiono spesso in guerra; sono i custodi della virtù umana. Le gesta eroiche, in definitiva, possono avvenire anche nel terzo millennio perchè la storia continua il proprio imprevedibile percorso. Il teatro dello scontro, questa volta, non è un tradizionale campo di battaglia; non ci sono eserciti di soldati; non si combatte per la propria patria. Il silenzioso conflitto si combatte in fabbrica, nei cantieri...ovunque; è lungo dalle otto alle dodici ore; i protagonisti sono armati di cazzuola, martello, giraviti, ecc...; lottano per il pane. A differenza della mitologia
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Manifesto del Partito Comunista

Karl Marx ci metterebbe la firma

Karl Marx ci metterebbe la firma