Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2010

25 giugno sciopero generale

Il Circolo "Gramsci" del PRC di Vicenza invita a sostenere lo sciopero generale indetto dalla Cgil contro la manovra economica del governo che colpisce i settori più deboli del Paese. La manovra Tremonti-Bossi-Berlusconi, infatti,taglia i trasferimenti a regioni e comuni, che dovranno ridurre i servizi sociali o aumentarne i costi,blocca i contratti pubblici, taglia i contratti già rinnovati,innalza l'età per andare in pensione, blocca gli scatti nella scuola, congela il turnover e licenzia la metà dei precari nella Pubblica Amministrazione e nella scuola, chiude il 40% degli enti pubblici di ricerca. Non colpisce invece gli speculatori, i finanzieri, i banchieri, gli evasori fiscali. E' chiaro da che parte sta questo governo. Per queste ragioni è necessario mobilitarsi e far sentire la nostra voce. Partecipiamo alla MANIFESTAZIONE PROVINCIALE a VICENZA con concentramento in Viale Roma Campo Marzo alle ore 9.00 ed al comizio in Piazza delle Poste previsto per le ore

iniziative per la difesa dell' acqua pubblica

Immagine
Sabato dalle ore 16 in Piazza Matteotti il Circolo sarà presente con un gazebo e raccoglierà le firme per il referendum per l'acqua pubblica Invitiamo inoltre a partecipare alla festa dell'acqua che è stata rinviata al 12 luglio a causa del maltempo.

Incontro sulla scuola

Per discutere di percorsi comuni in difesa della qualità della scuola pubblica, contro la politica scolastica del governo che anche con l’ultima manovra economica, taglia e svilisce un settore fondamentale per il futuro del Paese, Rifondazione comunista scuola organizza un incontro dal titolo “Per noi la scuola non è finita” per mercoledì 9 giugno alle ore 20.30 nella sede della Federazione della Sinistra in Via Mario 12 a Vicenza. Sono invitati i lavoratori, gli studenti, i comitati, i rappresentanti della FLC/Cgil e del sindacalismo di base. Organizza il dipartimento scuola del PRC di Vicenza

Manifesto del Partito Comunista

Karl Marx ci metterebbe la firma

Karl Marx ci metterebbe la firma