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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Non possiamo continuare ad investire sulla riformabilita' dell'Europa. Intervento di Dino Greco.

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La cosa più semplice, diretta e, purtroppo, definitiva l’ha detta Lucio Carracciolo (direttore di Limes), quando ha scritto che dopo l’accordo della capitolazione “la Grecia cessa di esistere come Stato indipendente”. Non ancora nella forma, ma certo nella sostanza. “Restano i Greci”, ma espropriati di tutto: della giurisdizione politica, economica, sociale. Ciò perché l’intesa ha il carattere, neppure dissimulato, di una resa senza condizioni. E’ davvero come se il board dell’Ue fosse entrato ad Atene alla guida dei tanks col mandato di non fare prigionieri e il signor Schauble avesse infine messo il suo sigillo sull’occupazione sbattendo sulla bilancia la “spada di Brenno”. Il congegno del diktat è concepito per prefigurare una colonizzazione stabile del paese, la sua trasformazione in un protettorato su cui veglia la resuscitata troika, i cui funzionari, prima ripudiati dal governo greco, torneranno come cani da guardia a controllare l’attuazione di ogni singolo punto del

Manifesto del Partito Comunista

Karl Marx ci metterebbe la firma

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