Partito della Rifondazione Comunista Vicenza

Il 1° Marzo anche nel nostro territorio si terranno iniziative nell’ambito della giornata internazionale contro il razzismo. Ci sarà una manifestazione studentesca al mattino a Vicenza ed alle 19.30 una fiaccolata che partirà da Alte di Montecchio (angolo statale-Via Tecchio) per snodarsi nelle vie cittadine e giungere di fronte al Comune. Montecchio Maggiore diventa il luogo simbolico, dopo le varie ordinanze della giunta leghista, per dire no al razzismo, per dare visibilità ai migranti, alla loro realtà ed ai loro diritti, compreso quello della cittadinanza. Nella nostra provincia i lavoratori provenienti da altri paesi costituiscono una realtà importante, ma i padroni vorrebbero solo sfruttarli al giorno e dimenticarsene finito l’orario di lavoro. Così anche i loro figli vengono spesso emarginati a causa di atteggiamenti dettati dall’ignoranza e dalla paura e da norme discriminatorie nei loro confronti. E’ necessario mandare un segnale forte di unità con questi lavoratori che hann

Lettera aperta all’Assessore Alessandra Moretti Ed ai Dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi della città di Vicenza Stimatissimo Assessore, Stimatissimi dirigenti, intendiamo segnalare alcuni aspetti finora ignorati nel dibattito che si sta sviluppando anche sui media locali rispetto al nuovo piano territoriale scolastico per l’anno scolastico 2010-2011 da Voi sottoscritto senza aver prima consultato i rispettivi organi collegiali. Innanzitutto, il fatto che i consigli d’Istituto delle scuole primarie siano chiamati ad esprimersi solo oggi, a cose fatte, rappresenta per noi un fatto riprovevole, certamente in contraddizione con l’obiettivo di promuovere la partecipazione democratica di tutte le componenti della scuola, stabilito dalla legge di istituzione degli organi collegiali. Ma ciò che più ci preme sottolineare è che nelle note delle domande di iscrizione inviate ai genitori si legge: “Per ciascuna classe prima è stabilita una composizione massima di alunni stranieri par

Il ritrovamento dei reperti archeologici nell’area del cantiere, i rischi del danneggiamento della falda acquifera già denunciati, le notizie che arrivano dai fronti di guerra dove combattono i militari statunitensi di stanza a Vicenza, sono tutti elementi che portano ad una unica considerazione: Fermare i lavori al Dal Molin è doveroso per la democrazia, per la tutela dell’ambiente, perché l’Italia ripudia la guerra. Questi principi sono sanciti dalla Costituzione nata dalla Resistenza e spetta a noi difenderli anche oggi di fronte all’involuzione autoritaria della nostra società. Non è possibile accettare la logica delle compensazioni in cambio di questi principi. Sappiamo che la militarizzazione del territorio non è un problema solo di Vicenza, è un prodotto di questo modello di sviluppo basato sullo sfruttamento e la devastazione ambientale, sulla guerra e sulla precarietà del lavoro e della vita. Perciò è importante che il movimento vicentino in tutte le sue forme ed articolazio