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Visualizzazione dei post da aprile, 2010

25 aprile 2010

I partigiani che lottavano (spesso con le scarpe rotte) contro il nazi-fascismo, nel 1945 sono riusciti a sconfiggere la dittatura di Mussolini, a costruire la Repubblica e a darci una delle Carte costituzionali più avanzate del mondo. Oggi però si parla molto di modificare la Costituzione nata dalla Resistenza. E’ la Costituzione materiale del Paese ad essere da anni sotto l’attacco delle forze reazionarie. Il futuro dei giovani è a rischio, perché per la maggior parte la prospettiva è una vita di precarietà, con lavori saltuari, mal retribuiti, senza regole nè diritti. Secondo l’ art.1 della Costituzione, invece, il lavoro è il fondamento della Repubblica. Tutti dovrebbero essere tutelati da un contratto collettivo nazionale di lavoro e dall’art.18 dello Statuto dei lavoratori (non si licenzia senza giusta causa). La pace è a rischio, perché l’unica economia che non va in crisi è quella legata agli armamenti ed alla militarizzazione del territorio (come a Vicenza, con il Dal Molin e

Rilasciati i tre volontari perchè non colpevoli. Fallito il tentativo di screditare Emergency.

Marco Garatti, Matteo dall'Aira e Matteo Pagani sono finalmente liberi. I tre operatori italiani di Emergency arrestati a Kabul sabato scorso sono stati rilasciati perchè non colpevoli. Lo dice un comunicato del Nds, i servizi di intelligence afghani, diffuso a poche ore dalla loro liberazione. "Mi sembra una bella conclusione" ha detto Gino Strada durante la conferenza stampa che si è tenuta a Milano. Secondo quanto riportato dal ministro degli Esteri Franco Frattini, il rilascio dei tre cooperanti sarebbe "il risultato dell'intensa azione condotta dalla diplomazia italiana che ha agito con straordinaria professionalità e discrezione, nel rispetto delle istituzioni afghane che l'Italia e la comunità internazionale stanno aiutando a crescere". Alle 17.00 durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, Frattini ha detto ai giornalisti che la liberazione dei tre connazionali è "il risultato di un'azione cominciata domenica scorsa". "Non av

AFGHANISTAN: FRATTINI ESIGA RILASCIO IMMEDIATO DEI MEDICI ITALIANI DI EMERGENCY

“ Il governo e il ministro degli esteri Frattini si adoperino immediatamente per esigere il rilascio incondizionato dei tre medici italiani arrestati in Afghanistan insieme a altre sei dipendenti di Emergency ”. E quanto chiede il portavoce nazionale della Federazione della sinistra, Paolo Ferrero , a margine dei lavori del Comitato politico nazionale del Prc in corso a Roma. “Non solo le forze Nato conducono in Afganistan una guerra che provoca quotidianamente distruzioni e vittime tra le popolazioni i civili, ma adesso concorrono anche all’arresto dei medici impegnati con Emergency nello sforzo di alleviare le sofferenze provocate da un conflitto senza fine – continua Ferrero – Sono inaccettabili le parole attraverso cui il ministro Frattini marca le distanze da Emergency, limitandosi a dire che la Farnesina ‘segue’ la vicenda dei nostri connazionali. Frattini e il governo non possono stare alla finestra: è loro preciso dovere politico e civile intervenire tempestivamente, attivando

sull'esito delle elezioni regionali.

I risultati delle elezioni regionali non sono positivi. E’ la fotografia della situazione difficile e contraddittoria che stiamo vivendo. Di fronte alla politica portata avanti dalle forze di governo fatta di sacrifici ed ingiustizie per la maggioranza della popolazione, non vi è stato un chiaro segnale di opposizione da parte degli elettori. Nonostante lo scandalo delle leggi ad personam, l’attacco al contratto nazionale di lavoro ed all’art.18, la controriforma ed i tagli alla scuola, la crisi pagata con i licenziamenti e la perdita dei diritti, la coalizione di governo è uscita più forte dalla competizione elettorale. Il dato più significativo è senz’altro quello dell’astensionismo che ha raggiunto la percentuale record del 36%, ma da noi, a differenza che in Francia, questo fenomeno ha penalizzato maggiormente le forze dell’opposizione che le forze di governo. A parte le liste di Beppe Grillo che non erano presenti alle scorse elezioni e che hanno ottenuto un buon risultato, tutte

Manifesto del Partito Comunista

Karl Marx ci metterebbe la firma

Karl Marx ci metterebbe la firma