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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015
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Il Presidente del Consiglio Renzi ha preannunciato per la prossima settimana un decreto legge ed un disegno di legge delega di “riforma della scuola”. Lo ha fatto ad un convegno del PD convocato per l’occasione, un evento mediatico, senza alcuna possibilità di confronto e durante la quale esponenti dei sindacati di base sono stati fermati dalle forze dell’ordine senza alcun motivo. La forma è anche sostanza, come lo sono le parole contenute nel testo governativo della “buona scuola” che assume il principio del rigore e dei tagli al bilancio dell’istruzione pubblica, propagandando l’idea che per far andare avanti le scuole si debba ricorrere in buona sostanza prevalentemente ai finanziamenti dei privati. Noi riteniamo che tutto ciò sia in contraddizione con quanto stabilito dal dettato costituzionale e che non sia lecito che una “ riforma” venga promulgata dall’alto per decreto governativo, oltretutto in presenza di una legge di iniziativa popolare, il cui testo (sul quale sono

Grecia chiama Italia

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Il Washington Post il giorno dopo la vittoria di Syriza, mostra Alexis Tsipras attorniato da bandiere di Rifondazione Comunista. Le paure dell’imperialismo USA e il segnale alla Merkel e alla Troika. Se il nuovo governo di Syriza continuerà a tenere prima alle persone che alle compatibilità di sistema, non ci sarà scampo per chi fino ad oggi si é arricchito sulla pelle del popolo greco. di Niccolò Martinelli da "La città futura" “Grecia chiama Italia”. La home page del Washington Post il giorno dopo la vittoria di Syriza, che raggiunge con il 37% dei voti circa, mostra un sorridente Alexis Tsipras attorniato da bandiere di Rifondazione Comunista. La copertina di uno dei più prestigiosi quotidiani USA evoca forte e chiara la paura dell’imperialismo americano di un ritorno dei comunisti e di una politica “sociale” europea che sembrava seppellita per sempre. Riconoscimento dello Stato di Palestina e no alle sanzioni alla Russia sono, infatti, i primi provvedim

Manifesto del Partito Comunista

Karl Marx ci metterebbe la firma

Karl Marx ci metterebbe la firma