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Visualizzazione dei post da luglio, 2009

Intervento assemblea 18 luglio Roma

A Vicenza l’opposizione al progetto di costruzione della nuova base militare USA al Dal Molin continua, da tre anni, ad essere determinata e popolare, proprio perché espressione di diverse sensibilità ed identità sociali, mosse innanzitutto dalla necessità di rispondere all’idea assurda di una militarizzazione quasi totale del territorio. Vale la pena ricordare che la presenza militare USA risale agli anni 50 e che oggi sono presenti ben 6 basi militari dentro ed intorno a Vicenza (la più importante è la Caserma Ederle), per un totale di un milione e 300mila mq. Oltre a ciò Vicenza è sede della gendarmeria europea. Con il Dal Molin si arriverebbe ad occupare circa 3 milioni di mq di territorio. Tutte queste porzioni di territorio sono sottratte al controllo democratico della popolazione, che non può entrarvi ed assai poco si conosce di cosa avviene là dentro. La natura di questa presenza è mutata nel corso degli anni ed oggi la Caserma Ederle è la sede del comando strategico Africom, i

NO ALLA COSTRUZIONE DELLA NUOVA BASE USA AL DAL MOLIN, NO ALLA MILITARIZZAZIONE DELLA CITTA'

Il progetto del Dal Molin militare rischia di determinare un enorme impatto ambientale e sociale sulla città di Vicenza, sia per le caratteristiche dell’area, sia perché nel territorio sono già presenti: la Caserma Ederle, il villaggio americano di Settecà, le basi sotterranee “Pluto” di Longare e della Fontega di Arcugnano, il centro autoveicoli militari a Torri di Quartesolo ed il centro logistico per la gestione strutture militari a Lerino. Tutte zone di territorio sottratte alla sovranità popolare e sotto la giurisdizione degli Usa. Oltre a ciò Vicenza ospita la sede della Gendarmeria Europea. I militari Usa con la costruzione della nuova base e con i lavori di ristrutturazione nelle aree già in loro possesso, stanno modificando la natura della loro presenza in città, che risale agli anni cinquanta. Vogliono trasformare Vicenza in un centro strategico per l’intervento militare finalizzato al controllo del continente africano, e delle sue risorse energetiche,(questo il ruolo di “Afr

Manifesto del Partito Comunista

Karl Marx ci metterebbe la firma

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