NO ALLA COSTRUZIONE DELLA NUOVA BASE USA AL DAL MOLIN, NO ALLA MILITARIZZAZIONE DELLA CITTA'

Il progetto del Dal Molin militare rischia di determinare un enorme impatto ambientale e sociale sulla città di Vicenza, sia per le caratteristiche dell’area, sia perché nel territorio sono già presenti:
la Caserma Ederle, il villaggio americano di Settecà, le basi sotterranee “Pluto” di Longare e della Fontega di Arcugnano, il centro autoveicoli militari a Torri di Quartesolo ed il centro logistico per la gestione strutture militari a Lerino.
Tutte zone di territorio sottratte alla sovranità popolare e sotto la giurisdizione degli Usa. Oltre a ciò Vicenza ospita la sede della Gendarmeria Europea.
I militari Usa con la costruzione della nuova base e con i lavori di ristrutturazione nelle aree già in loro possesso, stanno modificando la natura della loro presenza in città, che risale agli anni cinquanta.
Vogliono trasformare Vicenza in un centro strategico per l’intervento militare finalizzato al controllo del continente africano, e delle sue risorse energetiche,(questo il ruolo di “Africom”), perciò i soldati che verranno con le loro famiglie, appartengono ad un reparto scelto (la 173° brigata aviotrasportata ), con armamenti micidiali e compiti di pronto intervento.
Tutto ciò per difendere gli interessi economici della massima potenza mondiale e dei suoi alleati, contro il diritto alla vita ed alla pace delle popolazioni inermi, diritti che continuano nel mondo ad essere calpestati.
Dove ci portano queste logiche di guerra?
La popolazione vicentina ha già espresso il proprio no al progetto di militarizzazione del territorio; con i 24.000 voti della consultazione autogestita del 5 ottobre e con la partecipazione alle manifestazioni ed iniziative di opposizione organizzate dalle varie forze che compongono il movimento.
E’ importante che il percorso prosegua nella democrazia e nel coordinamento tra queste forze, l’unico modo per dare voce alla volontà di pace della stragrande maggioranza della popolazione.
Rifondazione Comunista partecipa alla manifestazione di oggi, per riaffermare la necessità dell’unità del movimento, per difendere il diritto a
manifestare pacificamente e ribadire che la sovranità popolare va rispettata.



Circolo “Gramsci” PRC- Vicenza

Manifesto del Partito Comunista

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