Il diritto di sciopero è un diritto fondamentale previsto dalla Costituzione, basata, non a caso sul
lavoro. Lo sciopero è uno strumento che serve a tutelarsi da chi ha il potere: i padroni ed il governo stesso.
I lavoratori non vi ricorrono allegramente come vuol far crede il governo: ci rimettono i già magri salari.
Contro il diritto di sciopero sono intervenute varie leggi: non per regolamentarlo ma per renderlo
inefficace ed inutile. A tal fine ha operato anche la cosiddetta Commissione di Garanzia.
Confindustria e Governo hanno sempre voluto allontanare la possibilità di scioperare dal
momento in cui nasceva il bisogno da licenziamenti, riorganizzazioni aziendali, privatizzazioni, cattivo
andamento delle trattative aziendali. Ciò al fine di vanificarne l'efficacia e l'utilità e scoraggiare i
lavoratori.
I dati mettono in evidenza che gran parte degli scioperi sono indetti per crisi e ristrutturazioni
aziendali, per il non rispetto di accordi stipulati, per contratti non rinnovati da tempo. La colpa è dunque
delle controparti private e pubbliche. Motivo per cui tendono a restringere il diritto.
ORA Il GOVERNO INTERVIENE ANCHE PER TUTELARE I SINDACATI COMPLICI: CISL,
UIL, UGL con cui hanno siglato il nuovo modello contrattuale che prevede la riduzione di salari e
stipendi, la deroga in peggio al contratto nazionale, la sospensione dei conflitto proprio durante le
trattative, l'arbitrato e la conciliazione obbligatoria .
A questo serve il referendum preventivo: ci voglio mesi per poter dichiarare lo sciopero e lo
sciopero virtuale. Ciò avviene per altro mentre le aziende sono sempre più aggressive e autoritarie,
soprattutto quelle pubbliche e dei servizi privatizzati ed esternalizzati.
ORA TOCCA ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI PUBBLICI
DOMANI TOCCHERA’ A TUTTI!
DIFENDERE IL DIRITTO DI SCIOPERO PER DIFENDERE
OCCUPAZIONE, SALARI, PENSIONI

Manifesto del Partito Comunista

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