Manifestazione a Vicenza il 4 Marzo con le lavoratrici dell'Ipab

Il 4 Marzo prossimo si terrà al Tribunale di Vicenza un processo contro IPARK società partecipata da IPAB a cui la stessa Ipab ha affidato l’appalto del San Camillo dopo la chiusura della cattiva gestione della coop Bramasole. Questo avvicendamento nella direzione del San Camillo però non è stato indolore e a pagarne le spese sono stati, come sempre ormai i lavoratori . Metà delle lavoratrici, 32 su 64, hanno perso il posto di lavoro e tra queste 32 tutte le lavoratrici nere, che da anni svolgevano la loro attività nella cura degli ospiti. Come al solito, nel pubblico come nel privato, le ristrutturazioni di società, i cambiamenti manageriali, i problemi di mala gestione di una qualsiasi attività, sia essa produttiva o di servizi, si risolve col colpire la classe lavoratrice, col licenziamento o la cassa integrazione, con l’espulsione di fatto di lavoratori dal mondo del lavoro. Rifondazione Comunista pensa che nel caso Ipab si inneschino inoltre altri aspetti che rendono il problema ancora più scottante ed inquietante; si colpisce il mondo femminile (vengono lasciate a casa 32 donne ) e tutti sanno benissimo quanto sia difficile per una donna, in un periodo di crisi lungo ormai 8-9 anni, poter rientrare, se mai, nel ciclo produttivo o comunque ritornare ad essere attiva; si colpisce inoltre la donna immigrata, anello più debole di una catena già debole. Donne e donne nere che molto probabilmente non riusciranno più ad avere un lavoro decente. Le classi deboli sono ulteriormente indebolite ed impoverite dalla scelta “gestionale” di Ipark. Si parla molto di un Veneto in ripresa, di un Veneto con una percentuale di disoccupazione ben al di sotto della media nazionale; vero che la disoccupazione nella nostra regione è più bassa, ma è anche vero che, e Rifondazione Comunista ne sta studiando gli aspetti più importanti l’occupazione è di qualità scadente, (tempo determinato, vouchers, lavoro a chiamata), gestito dalle agenzie di lavoro interinale, i lavoratori sono sempre più sotto la spada di Damocle del licenziamento e con sempre minori diritti, come stabilisce il Jobs Act tanto caro al primo ministro Renzi e a tutti coloro che questa legge infame hanno votato) In questo quadro reso sempre più instabile e precario è chiaro che un intervento così pesante da parte di IPARK è stato gravissimo. Per tutto ciò Rifondazione comunista è al fianco delle donne in lotta e delle forze sindacali che le rappresenta e Venerdì 4, nonostante il depotenziamento dello sciopero indetto dall’Unione sindacale di Base, sarà presente con una delegazione di compagni. Rifondazione Comunista auspica la ripresa delle lotte nella nostra regione che vede quotidianamente l’espulsione di lavoratori dal mondo del lavoro, leggasi Prix, NEK, Unicomm, etc.

Manifesto del Partito Comunista

Post popolari in questo blog

Congresso del circolo Gramsci

Il congresso del circolo Gramsci.

Karl Marx ci metterebbe la firma

Karl Marx ci metterebbe la firma