DOCUMENTO ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI

Da più di un anno a Vicenza continua la mobilitazione contro la costruzione della nuova base USA con assemblee di quartiere, manifestazioni, la presenza dei cittadini alle sedute dei consigli delle circoscrizioni convocate sul tema, i convegni e le varie iniziative organizzate dal coordinamento dei comitati e dal presidio permanente.
L’amministrazione di centro-destra che esprime gli interessi dei poteri forti della città tenta in tutti i modi di emarginare il movimento, presentandolo come residuale e minoritario e arrivando a negare in modo del tutto arbitrario ed antidemocratico gli spazi per le iniziative pubbliche da esso promosse.
Le forze dell’Unione cittadina che un anno fa, grazie anche all’azione del partito, avevano espresso una posizione unitaria contro il progetto sono oggi di fatto divise tra favorevoli e contrari.
Soprattutto dal gennaio scorso (in conseguenza della decisione del governo di non opporsi al progetto) il partito in città si è trovato in una situazione difficilissima, che evidenzia, tra le altre cose, il fallimento della linea politica uscita maggioritaria dal Congresso di Venezia, dall’idea cioè di poter conciliare la collocazione organica nel governo Prodi con la presenza nei movimenti.
La coalizione al governo risulta sempre più egemonizzata dal centro, non solo sulla questione Vicenza e sulla politica estera ma anche sulle politiche sociali e del lavoro.
Nessuna delle tre leggi vergogna del governo Berlusconi è stata cancellata (né la legge 30, né la legge Moratti, né la Bossi-Fini).
Questo ordine di questioni, così come le responsabilità della attuale direzione politica del partito rispetto alla situazione che si è andata determinando, saranno di fatto al centro del prossimo congresso che chiediamo si svolga in modo trasparente e senza infingimenti.
A partire dalla realtà del nostro Circolo cittadino, riteniamo fondamentale che gli iscritti ed i militanti possano democraticamente esprimersi nel percorso congressuale ed in questo senso condividiamo i contenuti dell’appello dei circoli di Firenze ed aderiamo all’assemblea nazionale da essi organizzata per domani.
Siamo consapevoli che il nostro compito oggi è quello di estendere la lotta contro la guerra nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nel territorio, per far sì che lo straordinario movimento vicentino che si è sviluppato, superi i propri limiti, possa incidere efficacemente nei rapporti di forza nella società e possa contribuire ad enucleare l’alternativa al modello capitalistico.
Le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale rappresentano quindi una tappa di questo processo, che si svolge essenzialmente alla base della società e che conferma la necessità della presenza organizzata dei comunisti.
Riteniamo che il partito debba presentarsi alle elezioni con il proprio simbolo, per garantire la propria autonomia e per essere coerente con la propria identità e le proprie motivazioni fondanti.
Appare grave la posizione apparsa sul quotidiano “Liberazione” rispetto alla scelta di abbandonare il simbolo del partito a favore di quello della “cosa rossa”, che, data l’eterogeneità delle posizioni e la sua natura tutta istituzionale, si evidenzia sempre più come il nuovo organismo in cui sciogliere Rifondazione Comunista e tramite il quale arrivare al superamento di una presenza comunista in Italia. Una scelta quella del simbolo “comunicata” al corpo vivo del partito tramite il giornale, con una pratica che contraddice le principali regole della democrazia interna.
A Vicenza in particolare riteniamo che il ruolo del partito debba svolgersi in autonomia per favorire la formazione di una coalizione che unisca tutte le forze politiche e sociali che si oppongono alla militarizzazione del territorio e che propongono un modello di città alternativo e rispondente alle necessità dei lavoratori e dei ceti deboli della popolazione, sulla base di posizioni chiare e coerenti a partire dal fermo e netto “no al Dal Molin”.
Renato Augelli
Cosimo Bruzzo
Alvise Ferronato
Stefania Karalliu
Silvano Menetti
Claudia Rancati
Vicenza, 24 novembre 2007

Manifesto del Partito Comunista

Post popolari in questo blog

Congresso del circolo Gramsci

Il congresso del circolo Gramsci.

Karl Marx ci metterebbe la firma

Karl Marx ci metterebbe la firma