Elezioni europee del 6 e 7 giugno: perché votare la Lista Comunista ed Anticapitalista?



La lista Comunista ed Anticapitalista è l’unica lista in Italia che porterà in Europa un programma coerentemente di sinistra, collocandosi nel gruppo parlamentare della GUE/NGL(il gruppo dove siedono tutti i partiti comunisti, socialisti di sinistra, ecologisti e comunque anticapitalisti). Dall’inizio della campagna elettorale i partiti del PdL, Pd, IdV si scanneranno fino al giorno prima delle elezioni pur di sembrare in reale contrapposizione.

In realtà questo è solo il ‘teatrino’ della loro politica: in Europa tutti i partiti dal Partito Popolare Europeo/Partito Liberale(dove sta il PdL, ed indovinate un po’, l’IdV di DI PIETRO!) al Partito Socialista Europeo(Partito Democratico, una parte di Sinistra e Libertà) votano assieme l’80% delle direttive. L’altra lista che si definisce di “sinistra”, Sinistra e Libertà, un cartello elettorale che include Sinistra Democratica, Partito Socialista, Federazione dei Verdi e Movimento per la Sinistra invece andranno a seconda delle preferenze, in diversi gruppi europei(PSE, Verdi, solo MpS andrà nel GUE), immischiati fino al collo con questo ‘governo’ dell’Unione Europea, completamente subalterni alle politiche neoliberiste che hanno provocato questa crisi. Gli eletti nella nostra lista andranno invece TUTTI nella GUE/NGL, l’unica opposizione forte alle politiche liberiste che prima hanno portato la crisi, ed ora la vogliono fare pagare ai più deboli, salvando le banche, i principali responsabili della crisi economica, invece di salvaguardare i posti di lavoro. Siamo l’unica lista che propone un’alternativa di sistema al capitalismo; il mito del mercato libero è caduto con questa crisi, ancora una volta; siamo inoltre l’unica lista che, a livello vicentino, inserisce un candidato locale legato alle battaglie No Dal Molin, Emilio Franzina. Vogliamo che da questa crisi si esca a sinistra, per un’Europa di pace e diritti sociali; vogliamo un salario minimo garantito di 600€ (come del resto esiste in tutta Europa) ed aumentare i salari e le pensioni, tagliando le spese militari (come per esempio i 15 miliardi stanziati per comprare 100 aerei da combattimento F35, per l’Abruzzo ne sono stati stanziati appena 8), contro il carovita che attanaglia le nostre vite. Siamo stufi di una politica che vuole salvare chi ha causato la crisi; vogliamo che si diano meno libertà al mercato e più fondi allo stato sociale, per tutelare il nostro diritto alla casa, alla salute, ai servizi sociali, all’istruzione; contro le speculazioni, sui nostri soldi e sul nostro futuro! Perché noi, la crisi, non la paghiamo!
Cosimo Bruzzo
Coordinatore dei GC del Circolo di Vicenza

Manifesto del Partito Comunista

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