Unire le lotte, per rafforzare i lavoratori!
La manifestazione di Torino dei lavoratori della Fiat, la grande partecipazione degli operai di tutti gli stabilimenti italiani della Fiat, dimostra quanto la classe lavoratrice sia disposta a battersi per il proprio futuro.
Si è ad un passaggio delicato di questa vertenza che cade in un momento particolare.Infatti la Fiat vuole utilizzare la crisi per chiudere stabilimenti, aumentare lo sfruttamento e ridisegnare le proprie strategie aziendali.
Trova terreno fertile, dopo che Cisl, Uil e Ugl hanno firmato un vergognoso accordo per cancellare una delle ultime tutele dei lavoratori: Il contratto nazionale collettivo di lavoro.
In tutta Europa si stanno susseguendo manifestazione di opposizione alle politiche padronali, che scaricano sui lavoratori, sui più deboli il peso di una crisi che miete giorno dopo giorno sempre più vittime.
Riteniamo necessario,in momento così delicato per la tenuta democratica del paese,che i lavoratori, non solo facciano blocco democratico, come hanno sempre fatto storicamente,ma unificano le forze, per ridiventare massa critica e contrapporre alla classe padronale lotta per la difesa del lavoro e piattaforme rivendicative.
E’ per questo che condanniamo, pur capendo l’esasperazione dei lavoratori,l’aggressione al segretario generale della FIOM Gianni Rinaldini.
La FIOM è l’ultimo baluardo di opposizione di un sindacato confederale che non ha più niente da dire dopo l’evidente divisione tra padronato,Cisl e Uil da una parte, e Cgil,con la Fiom protagonista, dall’altra.
Per questo crediamo che la parola d’ordine di Rifondazione Comunista:
“Nuova unità sindacale”, che parte da una vera unità dei lavoratori e superi antiche barriere, abbia oggi uno spazio di praticabilità.
Per fare questo è utile superare i limiti di settarismo che una parte del sindacalismo extraconfederale ha avuto in questi anni.
Da questo processo può nascere un nuovo sindacalismo di classe con una base di massa.
18/5/2009 Circolo PRC Alenia Pomigliano
Si è ad un passaggio delicato di questa vertenza che cade in un momento particolare.Infatti la Fiat vuole utilizzare la crisi per chiudere stabilimenti, aumentare lo sfruttamento e ridisegnare le proprie strategie aziendali.
Trova terreno fertile, dopo che Cisl, Uil e Ugl hanno firmato un vergognoso accordo per cancellare una delle ultime tutele dei lavoratori: Il contratto nazionale collettivo di lavoro.
In tutta Europa si stanno susseguendo manifestazione di opposizione alle politiche padronali, che scaricano sui lavoratori, sui più deboli il peso di una crisi che miete giorno dopo giorno sempre più vittime.
Riteniamo necessario,in momento così delicato per la tenuta democratica del paese,che i lavoratori, non solo facciano blocco democratico, come hanno sempre fatto storicamente,ma unificano le forze, per ridiventare massa critica e contrapporre alla classe padronale lotta per la difesa del lavoro e piattaforme rivendicative.
E’ per questo che condanniamo, pur capendo l’esasperazione dei lavoratori,l’aggressione al segretario generale della FIOM Gianni Rinaldini.
La FIOM è l’ultimo baluardo di opposizione di un sindacato confederale che non ha più niente da dire dopo l’evidente divisione tra padronato,Cisl e Uil da una parte, e Cgil,con la Fiom protagonista, dall’altra.
Per questo crediamo che la parola d’ordine di Rifondazione Comunista:
“Nuova unità sindacale”, che parte da una vera unità dei lavoratori e superi antiche barriere, abbia oggi uno spazio di praticabilità.
Per fare questo è utile superare i limiti di settarismo che una parte del sindacalismo extraconfederale ha avuto in questi anni.
Da questo processo può nascere un nuovo sindacalismo di classe con una base di massa.
18/5/2009 Circolo PRC Alenia Pomigliano
