volantino distribuito alla marcia mondiale della pace

NO ALLA TRASFORMAZIONE DI VICENZA IN CITTA’ MILITARIZZATA
NON ACCETTIAMO NESSUNA COMPENSAZIONE PER IL DAL MOLIN
VIA DALLA GUERRA SUBITO


La popolazione vicentina ha dimostrato di non volere la costruzione di una nuova base militare Usa mobilitandosi nelle piazze ed organizzando il referendum autogestito del 5 ottobre 2008.
Nonostante e contro la volontà popolare continuano i lavori alla nuova base e si potenziano quelle già esistenti, una militarizzazione del territorio con danni ambientali e sociali che nessuna tangenziale o altra opera può compensare.
Le logiche di guerra, comunque mascherate, sono devastanti per l’ambiente, per la democrazia, per la vita ed il progresso dell’umanità.
E’ un modello di sviluppo che non ha futuro.
Mentre imperversa la crisi economica che ha già causato in Italia la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, il Governo Berlusconi stanzia 14 miliardi per l’acquisto di 131 cacciabombardieri F35 e riconferma la missione in Afghanistan, il cui mantenimento costa 1000 euro al minuto.
La presenza delle truppe Nato ed Usa in Afghanistan, così come la costruzione della base militare USA al Dal Molin servono solo a difendere gli interessi politici ed economici dei grandi della terra, dei capitalismi consolidati e di quelli emergenti, a tutto svantaggio della popolazione e dell’ambiente devastati dai bombardamenti e dai nuovi micidiali armamenti dell’esercito più potente del mondo.
E’ necessario invece RECUPERARE RISORSE CON UNA POLITICA DI PACE Tagliare le spese militari, riconvertire l’industria bellica, RITIRARE LE TRUPPE DALL’AFGHANISTAN. Spostare le risorse dalla guerra ai bisogni sociali dei lavoratori, degli studenti, dei ceti deboli, di coloro che oggi pagano il prezzo della crisi economica, una crisi che anche nella nostra provincia ha già provocato la perdita di 30.000 posti di lavoro.
Solo con l’unità nella lotta possiamo difendere l’occupazione ed il territorio e costruire dal basso un modello diverso di società non più basato sulla guerra e sullo sfruttamento degli uomini e delle risorse naturali.

“Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso !”





Circolo “Gramsci” - Giovani comunisti/e
Partito della Rifondazione Comunista Vicenza

Manifesto del Partito Comunista

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