Che fare contro i tagli nella scuola ?

L’anno scolastico è iniziato con una notevole riduzione di docenti e personale ATA a causa della manovra Tremonti-Gelmini. Anche a Vicenza si sono cominciate a levare le legittime proteste dei precari che resteranno senza cattedra o con nomine su posti parziali, su più scuole e in situazioni sempre più disagiate. Anche coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato assistono ad una progressiva perdita dei propri diritti e ad un arretramento generale delle condizioni di lavoro.
La politica dei tagli va a scapito della qualità della didattica ed a volte della stessa sicurezza degli alunni, spesso ammassati in classi sovraffollate.
Tutti devono sapere che oggi la scuola pubblica è depotenziata nelle sue possibilità di educare e formare al pensiero critico e che la questione riguarda lo stesso modello di società che si va a costruire. Perciò è necessario che i protagonisti della scuola si impegnino in prima persona a difenderne la qualità e l’efficacia. In questo senso appoggiamo le iniziative di mobilitazione proposte dai sindacati non filogovernativi, dalla Cgil e dal sindacalismo di base, ai quali chiediamo di raccogliere la richiesta di unità che proviene dalla categoria in un percorso che porti alla generalizzazione della lotta sui temi del lavoro, della scuola e della cultura.


Il dipartimento scuola del Partito della Rifondazione Comunista di Vicenza

Manifesto del Partito Comunista

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