volantino distribuito alla fiaccolata no dal Molin

CONTRO LA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO E DEI DIRITTI !
L’alluvione che ha causato vittime e tanta devastazione nel Vicentino, come in altre zone del Paese, non è stata un “fenomeno naturale”.
La cementificazione selvaggia ha trasformato l’area centrale del Veneto in una città diffusa, (nella nostra provincia sono censite ben 530 zone industriali!) con migliaia di Km. di strade, parcheggi, bretelle, complanari, autostrade, passanti…
i corsi dei fiumi sono stati spesso strozzati e la terra resa sempre più impermeabile, non in grado di assorbire una pioggia un po’ più abbondante del solito.
In particolare, il fiume Bacchiglione e la falda acquifera di Vicenza hanno subito danni anche dalla costruzione della nuova base militare Usa al Dal Molin.
Ma questa semplice verità continua ad essere negata dalla classe politica ed imprenditoriale del Veneto, che si è arricchita sfruttando i lavoratori e sconvolgendo l’equilibrio naturale e che intende perseverare in questa direzione con nuove opere inutili e devastanti, come la Pedemontana e la TAV.
Di fronte alla crisi economica, ambientale e sociale che continua ad imperversare, l’unica risposta che governo e padroni sanno dare è la continua ricerca del profitto: tagliano i servizi sociali ed aumentano le spese per la guerra, vogliono far pagare le conseguenze delle loro scelte sbagliate agli studenti ed ai lavoratori. La vicenda della Fiat con l’intesa di Mirafiori è un esempio in questo senso: si aumentano i ritmi ed i turni di lavoro (fino a 10 ore), si introducono ore di straordinario obbligatorio e si limitano i diritti, compreso quello di sciopero, se non vi va bene…l’impresa si sposta all’estero. Perciò il risultato del referendum che si è svolto nei giorni scorsi, con 2.326 lavoratori (il 46%) che hanno votato no nonostante il ricatto a cui erano sottoposti, è un risultato straordinario e ci dice che è possibile e necessario lottare uniti contro questo modello di sviluppo che non ha futuro.
PERCIÒ OGGI SIAMO QUI ED IL 28 GENNAIO SAREMO IN PIAZZA CON I LAVORATORI METALMECCANICI.
SERVE L’UNITÀ DEI MOVIMENTI PER I DIRITTI DEL LAVORO, PER LA SCUOLA E L’UNIVERSITÀ PUBBLICHE, PER LA DIFESA DELLA PACE E DELL’AMBIENTE,
SERVE LO SCIOPERO GENERALE.


Circolo“Antonio Gramsci”
Partito della RIFONDAZIONE COMUNISTA

Manifesto del Partito Comunista

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