Stop alla precarietà, per una alternativa vera!

Volantino distribuito a Vicenza oggi 9 aprile giornata di mobilitazione nazionale contro la precarietà .

Le ricette politiche che il nostro Paese sta attuando nei confronti della crisi economica aumentano la precarietà non solo nel lavoro ma anche nella vita.
La disoccupazione giovanile ha ormai raggiunto il livello record del 30% !
Molti giovani sono costretti ad accettare contratti da precari senza alcun diritto e garanzia di futuro. Ai ragazzi ed alle ragazze capita troppo spesso di dover sottostare ai ricatti padronali anche riguardo alle proprie scelte di vita, dover rinunciare alla maternità, aver paura di esporsi politicamente, di rivendicare i propri diritti, esprimere le proprie opinioni e di vivere nella paura di essere licenziate/i.
Nella nostra Regione il 14 marzo è stato addirittura sottoscritto un protocollo di intesa dal Presidente Zaia e dal Ministro al lavoro Sacconi, che prevede che i ragazzi di 15 anni possano espletare il “diritto dovere” all’istruzione nelle aziende, con un contratto da apprendista e solo 400 ore di formazione. Tale diritto sostituisce dal 2003 (legge Moratti) il concetto di obbligo di istruzione, citato nell’articolo 34 della Costituzione.
Invece di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica lo si accetta e “certifica”, colpendo il diritto allo studio dei ragazzi più svantaggiati e condannandoli ad un destino di subalternità sociale.
La manodopera che viene fornita in questo modo alle aziende è giovane, flessibile e soprattutto non possiede gli strumenti per capire e difendersi, viene retribuita con salari ridicoli ed è priva dei più elementari diritti, compresi quelli sindacali, garantiti dallo Statuto dei diritti dei lavoratori (legge 300 del 1970).
Non c’è niente di “moderno” in questa politica ed invece è necessario ed urgente costruire una alternativa al modello di sviluppo che sottende e che porta ad un imbarbarimento del tessuto sociale.
C’è bisogno di una opposizione incisiva che contrasti efficacemente il fenomeno di erosione dei diritti che discende dal Pacchetto Treu, dalla Legge 30, e da direttive europee di stampo liberista che impongono la mercificazione dei beni comuni, la privatizzazione dei servizi pubblici, e si fondano sulla concorrenza tra i Paesi sul basso costo del lavoro e sul restringimento dei diritti.

Organizziamoci dal basso per lottare:
• CONTRO I PROCESSI DI PRIVATIZZAZIONE E DI ESTERNALIZZAZIONE DELLE AZIENDE, BENI COMUNI E SERVIZI PUBBLICI
• PER LA CENTRALITÀ DEL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO,
• PER LA TUTELA E L’ESTENSIONE DEI DIRITTI A TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI,
• PER LA STABILIZZAZIONE DI TUTTI I PRECARI DELLA SCUOLA, DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DELLE AZIENDE PRIVATE.


PER L’UNITÀ DI TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI A PARTIRE DALLA GIORNATA DEL 6 MAGGIO PERCHÉ DIVENGA UN VERO SCIOPERO GENERALE, PARTECIPATO E DI MASSA, PER LA CACCIATA DEL GOVERNO BERLUSCONI, PER COSTRUIRE DAL BASSO L’ ALTERNATIVA DI SISTEMA.


Partito della Rifondazione Comunista
Giovani comuniste/i
Vicenza

Manifesto del Partito Comunista

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