Sul significato dell'esito referendario.

Esprimiamo la nostra profonda soddisfazione per la clamorosa vittoria ai referendum del 12 e 13 giugno.
La percentuale dei votanti, che ha superato abbondantemente il quorum per tutti i quattro quesiti, dopo 16 anni che ciò non avveniva, segna inequivocabilmente che qualcosa è cambiato nel Paese reale, al di là delle raffigurazioni mediatiche e delle mistificazioni del potere.
E’ stata una vittoria della democrazia e della partecipazione, ancora più significativa perchè è stata conquistata nonostante l'oscuramento di tv e giornali vergognosamente e scientemente operato sui referendum. Il lavoro dei comitati, delle associazioni, di alcune forze sindacali e politiche, in particolare della sinistra radicale e d'alternativa, si è concentrato nelle piazze, con varie iniziative come i volantinaggi e i sit-in, ha coinvolto artisti e musicisti, ha utilizzato la rete, e così, dal basso, siamo riusciti a surclassare l'influenza televisiva che sappiamo non essere libera ma sotto il ferreo controllo governativo.
È stata una vittoria popolare, dei giovani e dei lavoratori, che hanno espresso con un voto consapevole e di coscienza, una vittoria tutta politica contro le politiche liberiste che tutto riducono a merce, compresa l’acqua ed i beni essenziali alla vita.
Una vittoria che ha mandato un chiaro segnale alle forze del centrodestra che sul nucleare e sul legittimo impedimento avevano puntato da subito, ma anche a quelle forze del centrosinistra da tempo assestate sulla politica delle liberalizzazioni (leggi privatizzazioni) oggi costrette a rimangiarsi quelle posizioni “liberiste”, ma che attendiamo a verifica, perchè dimostrino nei fatti che non si tratta di mero opportunismo.
Noi ci impegniamo a guardare al messaggio giunto dalla base della società per realizzare quel cambiamento che non può essere solo di facciata, ma vera espressione di un modello alternativo di società, fondata sulla democrazia e la partecipazione popolare.
Il risultato dei referendum è un gran bel segnale, che nessuno può sottovalutare.

"Circolo Gramsci"
PRC Vicenza

Manifesto del Partito Comunista

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