La manifestazione di sabato in Val Susa.



La manifestazione di sabato 25 febbraio in Valsusa è stata una grande prova di democrazia e di vivacità del movimento No Tav con la presenza di circa 70.000 persone che hanno camminato per 8 km da Bussoleno fino a Susa, dove si è svolto il comizio conclusivo.
Erano presenti molti abitanti della valle, compresi alcuni sindaci e i rappresentanti della comunità montana (tra gli organizzatori) e molte altre persone che, come noi, sono venute da fuori organizzandosi con macchine, treni o pullman.
Noi in un gruppo formato tra compagni del Circolo, dell'USB e del Collettivo Studenti scuola pubblica di Vicenza.
La manifestazione era piena di striscioni e cartelli con scritte molto creative ed intelligenti, come l’idea delle bandiere della Grecia, portate provocatoriamente per dimostrare che fine ci aspetta se continuiamo a sperperare il denaro pubblico in grandi opere inutili e devastanti come l’alta velocità, o con le stampelle per ricordare la “pericolosità” di uno degli arrestati nella retata del 26 gennaio, che aveva partecipato con quelle, perché infortunato, alla manifestazione di luglio.
Molte anche le bandiere di Rifondazione, presente con tanti compagni e con il segretario Paolo Ferrero che è intervenuto insieme ad altri durante il comizio conclusivo.
Una manifestazione che è stata la migliore risposta a coloro che cercano di dipingere il movimento come estremista e minoritario.
Proprio perché la manifestazione è andata “troppo” bene, in serata alla stazione di Torino la polizia ha caricato i manifestanti che stavano raggiungendo i treni, senza alcuna ragione apparente, ma con l’intento evidente di fomentare la repressione e la criminalizzazione di una protesta che acquisisce sempre più consensi e forza.
E’ del tutto evidente, infatti, che questa lotta che dura da più di venti anni, è una lotta di interesse generale e non una semplice difesa localistica, perché l’alta velocità è una opera molto costosa ed inutile che porterebbe benefici solo alle lobbies ed agli intrecci affaristici, anche in odor di mafia, che vi sono dietro, interessi che sono di fatto sostenuti dalle stesse forze politiche che appoggiano il governo Monti.
La manifestazione di sabato 25 febbraio è stata una buona risposta a coloro che sostengono non vi sia alternativa a questo modello di società fondato sullo sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, l’alternativa c’è e comincia dal basso.
Diciamolo a tutti, continuiamo a sostenere il movimento No TAV!


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Manifesto del Partito Comunista

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