sabato 31 a Milano: partecipiamo alla manifestazione del comitato no debito.

Partiranno pullman da Vicenza Ovest alle 11.30 con costo indicativo di 20 euro.
Per prenotarti chiamaci al
342/0041130.

L’attacco del Governo Monti nei confronti delle condizioni dei lavoratori è pesantissimo: con la “riforma” delle pensioni si è reso il nostro sistema il più penalizzante in Europa ed ora con la “riforma” sul mercato del lavoro si vuole dare il via libera ai licenziamenti illegittimi, smantellando di fatto l’art.18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori.

Oggi l’attacco è chiaramente indirizzato ai dipendenti privati ma è altrettanto chiara l’intenzione di allargare le maglie del licenziamento facile anche nel settore pubblico.

La questione non è prettamente sindacale ma riguarda la politica in generale ed il modello di società che si intende perseguire.

E’ ormai sempre più evidente come tra gli obiettivi del FMI e della BCE (gli organismi finanziari sovranazionali che dettano le linee ai governi come il nostro), vi sia lo smantellamento dello stato sociale europeo, un processo che si attua attraverso questo tipo di riforme strutturali ed anche intervenendo per modificare le Carte costituzionali dei singoli Paesi, ed inserirvi l’obbligo del pareggio di bilancio.

Questo fatto, di cui si parla troppo poco, è particolarmente grave perché significherebbe impedire di fatto alle istituzioni pubbliche di intervenire nella gestione della economia e nella salvaguardia degli interessi generali perché i tagli a sanità, pensioni, scuola, trasporti, tutela ambientale diverrebbero sempre più obblighi di legge.

Queste “ricette” non servono ad uscire dalla crisi, come dimostra il caso della Grecia dove sono state pesantemente applicate senza alcun risultato, ma servono solo a ridurre gli spazi di democrazia ed a comprimere sempre più le condizioni di vita della maggioranza della popolazione.

Perciò è necessaria una inversione di tendenza che non può che scaturire dalla crescita della opposizione sociale a queste ricette, dalla partecipazione consapevole alle lotte, alla costruzione di un progetto diverso di società.

E’ importante che la Cgil abbia deciso 16 ore di sciopero, di cui 8 di sciopero generale con manifestazioni territoriali, una decisione che attendevamo da tempo e che a nostro avviso sarà tanto più utile ed efficace quanto permetterà ai lavoratori di riprendersi effettivamente la parola.

Sosterremo le mobilitazioni indette dalla Cgil come riteniamo importante sostenere l’ iniziativa promossa dal Comitato No debito per Sabato 31 marzo a Milano.

La manifestazione “Occupyamo piazza Affari -perché i loro affari non devono più decidere sulle nostre vite” rappresenta a nostro avviso una occasione importante per favorire la massima unità dal basso tra lavoratori e giovani e per costruire risposte con parole d’ordine all’altezza della gravità dell’azione del governo.

Circolo "Gramsci" - PRC Vicenza

Manifesto del Partito Comunista

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