Nel 67° anniversario della Liberazione
Pochi giorni prima di questo 25
Aprile è stata resa pubblica la notizia
che la nuova base Usa di Vicenza verrà intitolata al partigiano Renato Dal Din della brigata
"Osoppo".
Un fatto grave che ha destato
l’ indignazione dei tanti vicentini che si sono opposti in questi anni alla costruzione della base.
l’ indignazione dei tanti vicentini che si sono opposti in questi anni alla costruzione della base.
Un atto che rappresenta anche una
offesa nei confronti dei tanti uomini e donne che hanno combattuto contro il Nazifascismo
anche sacrificando la vita.
Siamo di fronte ad un uso politico della storia per riscriverne il significato e confondere i
termini della questione, tutto ciò per conciliare ciò che non è conciliabile.
Dalla Resistenza è nata la
Costituzione che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli
altri popoli.
La base militare statunitense al
Dal Molin è sorta contro la volontà popolare ed in contrasto con la Costituzione.
I partigiani lottarono per
liberare il Paese dalla dittatura e dalla guerra.
I partigiani comunisti furono
osteggiati dagli americani e da coloro
che volevano mantenere il potere nel Paese ed evitare che si andasse troppo
oltre, fino a mettere in discussione gli equilibri del capitalismo italiano.
I difensori dell’attuale ordine
mondiale, che si regge sulla guerra e sulla fame, vogliono far dimenticare che
molti partigiani furono comunisti e che il loro contributo fu decisivo per la
sconfitta del nazifascismo.
Però il loro insegnamento è
fondamentale oggi per capire l’attualità del presente.
I partigiani di allora, i molti
ragazzi e ragazze che hanno lottato contro l’oppressione per costruire un mondo
diverso non meritano queste offese, né c’è bisogno di retorica nelle cerimonie
ufficiali, ma solo di un ricordo onesto per continuare sulla loro strada.