Sulla riforma del mercato del lavoro


Mentre in Parlamento è iniziata la discussione del disegno di legge del governo sulla riforma del mercato del lavoro, continua nel Paese ed anche a Vicenza la mobilitazione dei lavoratori contro la manomissione dell’art.18.

Dopo lo sciopero di mercoledì scorso con il blocco della tangenziale nella zona industriale della città, ieri sono stati i metalmeccanici delle fabbriche dell'area ovest della provincia a scioperare e a manifestare lungo la strada regionale 11, ad Alte Ceccato, all'altezza della "rotatoria del cavallo".

Lavoratori, già pesantemente colpiti dalla riforma delle pensioni, che scioperano e manifestano per far sentire le loro ragioni ai passanti, ai giornalisti presenti, all’opinione pubblica, ritenendo che le loro ragioni non siano solo le loro, ma tocchino questioni di interesse generale.

E’ importante che cresca il consenso verso questa mobilitazione e che venga espressa una posizione chiara su quel che sta avvenendo.

Dato che lo stesso Presidente del consiglio Monti, ha definito «evento estremo e improbabile» il reintegro del lavoratore licenziato ingiustamente, non trovano giustificazione alcuna le incertezze di giudizio sul testo della riforma.E' chiaro che in base a quel testo i licenziamenti illegittimi d’ora in poi prevedono soltanto un indennizzo economico.

Vi sono oltrettutto possibilità che in Parlamento venga ulteriormente peggiorato come vorrebbero il PDL e la Confindustria con modifiche alle norme sulla flessibilità in entrata, mentre il PD dichiara che è necessario fare presto, sdoganando di fatto la partita.

La Fiom ha ribadito che per i metalmeccanici l’art. 18 è un punto irrinunciabile di civiltà, nella formulazione data fin dal 1970 e preannuncia altre iniziative di mobilitazione della categoria.

Ci sembra importante che non rimangano soli.

Manifesto del Partito Comunista

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