NO ALLA CONTRORIFORMA DEL LAVORO di Fornero e Monti !
                                  GIU’ LE MANI DALL’ART.18 !

La “riforma” del lavoro che il Parlamento in questi giorni discute e si accinge ad approvare punta a scardinare l’ultima garanzia dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che neppure i governi Berlusconi erano riusciti a cancellare. Se passa la controriforma, l’obbligo del reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato non ci sarà più. Diventerà un caso “estremo e improbabile”, secondo le stesse parole di Monti. Nella stragrande maggioranza dei casi, le lavoratrici e i lavoratori che subiranno un licenziamento giudicato illegittimo, non potranno riottenere, come sarebbe giusto,  il proprio posto di lavoro. Nonostante il giudizio di illegittimità.
 Il reintegro viene di fatto abolito per il licenziamento illegittimo a cui il datore di lavoro apporrà l’etichetta di licenziamento disciplinare, perché le  ipotesi previste per il diritto al reintegro sono del tutto marginali. Viene di fatto abolito per il licenziamento illegittimo a cui il datore di lavoro apporrà l’etichetta del motivo economico, perché la “manifesta insussistenza” è di fatto indimostrabile e comunque nemmeno in quel caso il reintegro sarà un diritto, ma solo una possibilità. Viene di fatto abolito per i licenziamenti privi di motivazione. Mentre è gravissima la manomissione delle garanzie procedurali nei licenziamenti collettivi.
La cancellazione di questo diritto apre le porte ad arbitri senza precedenti nel rapporto di lavoro, facendo venire meno il valore deterrente dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e rendendo tutti i lavoratori precari.
Invece di estendere l’articolo 18 a chi ne è privo, lo si toglie a 8 milioni di lavoratori che rappresentano il 65% del totale dei lavoratori dipendenti, in un paese che già oggi ha un livello di protezione dai licenziamenti inferiore alla media europea. Inoltre, il ddl lavoro non solo non cancella nessuna delle tipologie di lavoro precario, ma equipara di fatto i contratti a termine e il lavoro in somministrazione al contratto a tempo indeterminato, con l’abolizione delle causali giustificative. Cioè aumenta la precarietà “in entrata”.
A questo si aggiunge la riduzione drastica della copertura degli ammortizzatori sociali, i cui effetti si combinano in maniera micidiale con la controriforma delle pensioni. La precarietà diventerà condizione generale: le lavoratrici e i lavoratori adulti ed anziani espulsi nella crisi dai posti di lavoro, dovranno competere con i loro figli e le loro figlie per un posto precario.
Il governo Monti, che non ha alcun mandato popolare ed è espressione soltanto della Bce, dell’Europa della Merkel, e del Fondo Monetario Internazionale sta distruggendo i diritti dei lavoratori con l’appoggio del PDL e del PD.
Questo governo  che difende i privilegi, gli interessi delle banche, dei poteri forti e vuol far pagare sempre di più chi ha di meno- con i tagli alle pensioni, l’Imu sulla prima casa, l’aumento della benzina, è da mandare a casa!  La politica deve tornare nelle mani dei lavoratori e dei giovani.

E’ NECESSARIO COSTRUIRE L’OPPOSIZIONE IN OGNI LUOGO DI LAVORO ED IN OGNI SCUOLA!  E’NECESSARIO LO SCIOPERO GENERALE! 

CIRCOLO "A.GRAMSCI" 
PRC VICENZA   
www.circologramsci.blogspot.com    cell. 342/0041130

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ciclinprop. Via Alberto Mario 12 Vicenza-5 giugno 2012

                                                                                                                                                                                                                                                                    

Manifesto del Partito Comunista

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