Il Sindaco sceriffo che fa la guerra ai poveri.



Proprio lo stesso giorno in cui veniva reso pubblico il dato Istat che stima in quasi cinque milioni (4,8 per la precisione), il numero delle persone che nel 2012 si trovavano in condizioni di povertà assoluta (il doppio di quanto rilevato nel 2007), il Consiglio comunale di Vicenza approvava il nuovo regolamento urbano contro i poverissimi.

Eravamo presenti con una delegazione durante il dibattito in aula, mentre altri compagni volantinavano fuori dal Comune il testo del comunicato riportato nel post precedente, qui sotto.

Mentre i consiglieri intervenivano si è anche svolta una contestazione da parte dei centri sociali, che hanno allestito una simbolica tendopoli davanti alla Loggia del Capitanio, per mettere l’accento sul diritto all’abitare.

Ascoltando il dibattito ci sembrava di assistere ad una rappresentazione un po’ farsesca ed un po’ surreale, dove si recitava un vero e proprio “gioco delle parti”, ed alla fine, ciò che emergeva era la sintonia di fondo tra gli esponenti di centrosinistra e gli esponenti del centrodestra. Questi ultimi, chi con atteggiamento ironico, come il consigliere Dalla Negra che alla fine del suo intervento ha consegnato una pistola giocattolo e la stella da sceriffo al Sindaco, chi con un atteggiamento più sobrio, dichiarandosi “questa volta d’accordo”, hanno comunque finito tutti per evidenziare la sostanziale identità di linea con il Sindaco: i poveri, le prostitute, sono loro le fonti del degrado urbano (non invece, chi li sfrutta e li ha ridotti così) e perciò vanno allontanati dalla nostra vista e dai nostri monumenti palladiani.

Qualcuno ha anche fatto riferimento al nostro essere patrimonio mondiale Unesco, dimenticandosi che dopo la devastante costruzione della base militare USA all’ex Dal Molin, a due passi dal centro storico, questo titolo non ci dovrebbe proprio più spettare.

Certo gli esponenti del centrosinistra si sono anche inerpicati nella impossibile dimostrazione che così facendo, in realtà, stiamo proprio andando incontro a chi ha bisogno.

Il massimo dell’ipocrisia è stato raggiunto dall’emendamento proposto dallo stesso Sindaco, in base al quale i nominativi delle persone in stato di disagio, sorprese a dormire nel centro storico, saranno segnalati ai servizi sociali, che potranno concedere deroghe al divieto; una norma di fatto inapplicabile, ma che maschera di umanità, una politica che di umano non ha niente.

E così, alla fine, il nuovo regolamento è stato approvato dal Consiglio comunale, con l’astensione di Forza Italia, e di Gioia Baggio (lista Dal Lago) e le assenze di Manuela Dal Lago, di  Cicero, di Bastianello, e Rucco, presenti durante il dibattito ma assenti al momento del voto. Tutti a favore ovviamente  i consiglieri di maggioranza, ai quali si è aggiunto  Dino Nani della lista Dal Lago

Gli unici a dire no sono stati la consigliera Valentina Dovigo ed i due consiglieri Ferrarin e Zaltron  del Movimento 5 Stelle.

Il problema urgente oggi è  far crescere l’opposizione fuori dal palazzo, alla base della società vicentina, dando voce a quelle vertenze territoriali dalle quali può nascere una idea diversa di città.

Unire le lotte, perchè la guerra dobbiamo farla ai ricchi!

Manifesto del Partito Comunista

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