Manifestazione antifascista a Vicenza


Manifestiamo oggi contro il neofascismo ed i suoi dis/valori (l’intolleranza, l’odio razziale ed omofobico, la repressione  e l’ignoranza).
In questo periodo di crisi economica e sociale, il fenomeno delle nuove destre è purtroppo in crescita in tutta Europa ed è perciò importante saperlo riconoscere ed evitare che si estenda: teniamo alta la vigilanza antifascista e diciamo no a chi propaganda quelle idee che sono fuori dalla storia. La manifestazione di oggi di “Forza Nuova” a Vicenza, città  medaglia d’oro per la Resistenza, rappresenta  un insulto per tutti coloro che hanno memoria e soprattutto per chi perse la vita nella lotta contro il nazifascismo. Il 28 aprile del 1945 Vicenza insorse e si liberò contro quel regime, dopo una guerra che costò sacrifici enormi alla popolazione. Furono 12.645 i partigiani ed i  patrioti vicentini, migliaia gli internati nei campi di concentramento in Germania, 2.607 i caduti per la Liberazione in terra vicentina, 1.504 i deportati per aver appoggiato la Resistenza e migliaia i cittadini rimasti senza casa e mezzi per vivere a causa delle rappresaglie tedesche. Una memoria da tenere sempre ben presente.
Ma oggi siamo qui, anche per ribadire che nella crisi, che colpisce soprattutto le fasce sociali più deboli, è necessario lottare contro i veri colpevoli ed unirsi sulla base dei nostri precisi interessi per costruire una società nuova. E’ necessario che i lavoratori ed i giovani trovino l’unità necessaria per costruire l’alternativa e scongiurare tristi ritorni al passato.
Oggi i governi di tutta Europa mettono in pratica i trattati internazionali dettati dal Fondo monetario internazionale, riscrivono le costituzioni democratiche e tagliano i servizi sociali, la scuola, la sanità, le pensioni, i trasporti pubblici, le risorse per la manutenzione e la salvaguardia del territorio, le sprecano per costruire grandi opere, centri commerciali, strade che non portano da nessuna parte, (TAV, basi militari, F35 e sommergibili quanto ci costano?),  svendono patrimoni pubblici per rifinanziare banche indebitate dalla crisi, attuano politiche di precarizzazione del lavoro creando una selva fantasiosa di contratti a termine, atipici, stage, apprendistati, fanno aumentare la disoccupazione.
Contro tutto questo è necessario unirsi sulla base dell’interesse generale, che  parte proprio dai bisogni dei più  deboli della società.
Le nuove destre puntano a dividerci in base ad identità che sono solo fittizie e create dai padroni. Gli uomini e le donne sono tutti uguali nella loro diversità, che è una ricchezza sia nell’Uomo che nella Natura. Solo la logica brutale del capitalismo ha bisogno di cancellare la diversità per continuare a sfruttare qualsiasi aspetto della vita e ridurre tutto a merce, fino a che punto?
Uniamo le forze antifasciste contro la crisi e costruiamo con le lotte nella scuola, nel lavoro e nella società, l’alternativa di sistema, necessaria e possibile.

Manifesto del Partito Comunista

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