Il vademecum no triv per sfatare la «paura» di Serena Giannico Il 17 aprile si andrà alle urne contro le trivelle e la petrolizzazione offshore. Abbiamo chiesto alcuni chiarimenti al coordinamento nazionale «No triv». Di che si tratta? E’ un referendum abrogativo, e cioè uno dei pochi strumenti di democrazia diretta che la Costituzione italiana prevede per richiedere la cancellazione, in tutto o in parte, di una legge dello Stato. Perché la proposta soggetta a referendum sia approvata occorre che vada a votare almeno il 50% più uno degli aventi diritto e che la maggioranza si esprima con un «Sì». Hanno diritto di voto tutti i cittadini italiani, anche residenti all’estero, che abbiano compiuto la maggiore età. Scrivendo «Sì» sulla scheda i cittadini avranno la possibilità di eliminare la norma sottoposta a referendum. Dove si voterà e cosa si chiede esattamente con questo referendum? Si voterà in tutta Italia e non soltanto nelle regioni che hanno promosso il refe...
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Manifestazione del 4 marzo a Vicenza
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Alcune foto della manifestazione di venerdì 4 marzo indetta dall'Usb in difesa delle lavoratrici Ipab licenziate. Il corteo partito dalla sede della Casa di riposo si é diretto poi verso il tribunale. Si è, infatti, in attesa della sentenza rispetto al licenziamento delle 32 lavoratrici, tutte "straniere" e tra le più attive sindacalmente. E' uno dei casi a Vicenza che dimostra la disumanita' della logica dei tagli. Lottare per i diritti dei lavoratori significa lottare per la qualità del servizio pubblico e per una vita dignitosa per la maggioranza della popolazione. Rifondazione era presente con una propria delegazione, con il "mitico" Arnaldo e con il segretario regionale Paolo Benvegnu'.
Manifestazione a Vicenza il 4 Marzo con le lavoratrici dell'Ipab
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Il 4 Marzo prossimo si terrà al Tribunale di Vicenza un processo contro IPARK società partecipata da IPAB a cui la stessa Ipab ha affidato l’appalto del San Camillo dopo la chiusura della cattiva gestione della coop Bramasole. Questo avvicendamento nella direzione del San Camillo però non è stato indolore e a pagarne le spese sono stati, come sempre ormai i lavoratori . Metà delle lavoratrici, 32 su 64, hanno perso il posto di lavoro e tra queste 32 tutte le lavoratrici nere, che da anni svolgevano la loro attività nella cura degli ospiti. Come al solito, nel pubblico come nel privato, le ristrutturazioni di società, i cambiamenti manageriali, i problemi di mala gestione di una qualsiasi attività, sia essa produttiva o di servizi, si risolve col colpire la classe lavoratrice, col licenziamento o la cassa integrazione, con l’espulsione di fatto di lavoratori dal mondo del lavoro. Rifondazione Comunista pensa che nel caso Ipab si inneschino inoltre altri aspetti che rendono il problema ...