
Il 27 aprile del 1937 a soli 46 anni, moriva Antonio Gramsci dopo gli anni di prigionia alla quale l'aveva condannato il regime fascista. Volevano "impedire a quel cervello di funzionare per almeno vent'anni", così risulta scritto agli atti del processo. Eppure, nonostante fosse in carcere, riuscì a scrivere testi fondamentali che oggi sono tra i più studiati nel mondo e che ci aiutano a districarci nel presente. C'è molta amnesia oggi nella società, e sono molti i tentativi di manipolazione del passato. Conservare la memoria vuol dire condannare il fascismo ed i suoi rigurgiti, lottare ed agire perchè quel passato non torni mai più. Purtroppo, vediamo sui muri delle città e davanti alle scuole manifesti inneggianti alla ideologia fascista, purtroppo in Europa vi sono governi che alzano muri e alimentano il razzismo, purtroppo anche nel nostro Paese vi sono politici che si dichiarano eredi del pensiero di Gramsci ma ne calpestano nei fatti la memoria. Il nostro ...