La riforma della Pubblica amministrazione che il governo Renzi sta portando avanti ha il solo obiettivo di continuare a fare cassa sui lavoratori pubblici, diminuendone il numero complessivo e continuando a ridurne i diritti ed il potere d’acquisto. Le conseguenze di queste politiche provocano l’ulteriore indebolimento del sistema dei servizi pubblici, il cui buon funzionamento è garanzia della stessa tenuta democratica del Paese. Il governo continua ed accelera le politiche dei suoi predecessori, facendo credere all’opinione pubblica di rappresentare il “nuovo”. Non c’è niente di nuovo nel penalizzare i lavoratori introducendo la mobilità obbligatoria (anche in comparti diversi e fino a 50 km di distanza), il part-time obbligatorio con taglio della busta paga, il demansionamento ed il dimezzamento dei distacchi e permessi sindacali. Questione, si badi bene, che riguarderà anche le rappresentanze nei luoghi di lavoro, cioè coloro che vengono eletti direttamente dai lav...